City Hunter (2011)
Questa è la storia di una vendetta, le cui radici affondano a ben più di venti anni fa. Park Moo Yul era un militare fedele e stimato da tutti, che rimase ucciso durante un'operazione segreta nella Corea del Nord per colpa dello stesso governo che serviva fedelmente. Ciò che nessuno sa, è che Park Moo Yul, insieme ad altri suoi 20 compagni, non fu vittima di una tragedia, ma bensì di un tradimento da parte di coloro che inviarono il commando in missione. Ovviamente la cosa non venne mai rivelata pubblicamente e le 21 vittime vennero dichiarate disperse e poi dimenticate. Questa storia però si portò dietro un testimone; Lee Jin Pyo, compagno di Park Moo Yul che sopravvisse grazie al sacrificio del suo amico e sul punto di morire gli chiese di prendersi cura della sua famiglia, compreso suo figlio ancora in fasce. È da qui che la rabbia di quest'uomo si trasformò in un avido desiderio di vendetta. Tornato dalla Corea del Nord rapì il piccolo Lee Young Sung, figlio di Moo Yul, facendolo diventare suo figlio e sottoponendolo, sin da bambino, a un addestramento durissimo e spietato, facendolo diventare una macchina da guerra.